La più grande delle tragedie non sta nella propensione a mettere volontariamente fine alla propria esistenza effimera: è molto più tragico quando coloro che soffrono di una tale disposizione o di una simile eredità trascinano altri con sé, li spingono verso l'abisso o, soprattutto, li incitano a gettarsi per primi, o quando proprio coloro che portano questi segni, ereditari o acquisiti, diventano dirigenti politici e capipopolo.
È ciò che è capitato a noi: l'abbiamo visto sui palcoscenici, politici e nazionali, nel teatro di crudeltà dell'ex Iugoslavia.
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